Il termine tecnico per indicare che una spalla è andata “fuori posto” è lussazione: la conseguente instabilità che può generarsi è una patologia che dà origine talvolta a limitazione funzionale; inoltre l’uso del braccio può essere compromesso a causa dell’ansia e della preoccupazione che la spalla vada nuovamente fuori posto. Alcune persone sono a rischio molto elevato di ri-lussazione, e le lussazioni ricorrenti possono causare significativa disabilità. Inoltre, quando una spalla si rilussa (cioè va nuovamente fuori posto), ci possono essere ulteriori danni ai legamenti ed alle superfici articolari che possono aumentare il rischio di causare artrosi più tardi nella vita. Le nuove tecniche chirurgiche artroscopiche, possono essere utilizzate per riparare e stabilizzare le spalle in seguito a lussazione In alcune persone ad alto rischio, la chirurgia può essere l’opzione migliore, anche dopo una sola lussazione. La riparazione artroscopica riduce il dolore postoperatorio al minimo e diminuisce il rischio globale di complicanze.
L’intervento chirurgico di stabilizzazione della spalla in artroscopia viene eseguito attraverso una procedura che comporta 3 piccoli fori della pelle di 1 cm circa ognuno e l’impiego di telecamere e strumenti miniaturizzati che consentono di riattaccare i legamenti allentati o strappati dell’articolazione della spalla con l’utilizzo di impianti speciali chiamati mini-ancore. Questi impianti sono utilizzati per rimettere al proprio posto, tenere in posizione e serrare le articolazioni danneggiate e spesso sono riassorbibili cioè non lasceranno più nulla nella vostra articolazione.
Per alcuni pazienti, a seconda del tipo di lesione della spalla, nello stesso intervento chirurgico si possono anche riparare le lesioni del tendine bicipite (lesioni tipo SLAP) e le lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori.
Ecco alcuni consigli e cosa aspettarsi una volta arrivati a casa dopo l’intervento di stabilizzazione artroscopica della spalla:
Dopo l’intervento chirurgico di stabilizzazione artroscopica, è fondamentale che il braccio rimanga immobile per un periodo di tempo. Pertanto, si applicherà un tutore specifico per la spalla che manterrà il braccio separato dal torace di 15 gradi. Questo contribuirà a diminuire la possibilità di un nuovo infortunio e proteggerà la riparazione effettuata durante l’intervento chirurgico.
A seguito di un intervento chirurgico di stabilizzazione della spalla, non potranno essere sollevati oggetti pesanti e dovrà essere osservato un periodo di riposo. Sarà raccomandato un periodo di circa 3 settimane di immobilità completa della spalla (nessun movimento). Al termine di questo periodo inizierà la fase riabilitativa.
Durante questo periodo si potranno eseguire solo esercizi tipo “pendolo” da soli e di tanto in tanto muovere la mano, il polso e il gomito per mantenere la circolazione del sangue e prevenire la rigidità.
Si consiglierà di applicare del ghiaccio sulla spalla per controllare il dolore. Il ghiaccio dovrà essere avvolto in un piccolo panno o canovaccio per proteggere la pelle in modo da evitare irritazioni della pelle o bruciature.
I pazienti che praticano sport generalmente torneranno alle loro attività sportive dopo 6-8 mesi dall’intervento chirurgico e questo dipende dal tipo di lesione riscontrata, dall’attività sportiva svolta dal paziente, dall’impegno nell’eseguire il protocollo riabilitativo e dalle capacità di recupero individuali.