Valutazione causa-effetto e leggi della postura.
Cosa regola la postura ? Quali sono i meccanismi che determinano un atteggiamento posturale?
Che convenienza ha il corpo ad organizzarsi e posizionarsi in un certo modo ? Innanzitutto la postura, o meglio, l’atteggiamento posturale, è l’espressione della migliore integrazione possibile tra le funzioni psichiche, biochimiche e somato-sensoriali di un individuo, che si traduce, nei tre piani dello spazio, in una posizione corporea che puo essere fisiologica (espressione di benessere) o patologica (espressione di malessere).
SISTEMA TONICO POSTURALE
La postura è regolata da un sistema cerebrale importante che viene denominato sistema tonico posturale (STP). Questo sistema integra le informazioni derivanti da un complesso sistema di recettori situati nel corpo (esterocettori cutanei, propriocettori, vestibolari, visivi, uditivi) e riproduce delle risposte motorie specifiche volontarie o involontarie, consce o inconsce, in riferimento alle informazioni ottenute. Il nostro corpo quindi non si atteggia in modalità randomizzata, ma utilizza costantemente un processo di integrazione delle informazioni provenienti dall’esterno o dall’interno (input) per produrre risposte motorie specifiche con un determinato scopo (output).
QUALE APPROCCIO CLINICO ALLA POSTURA?
Il paziente porta con sé un bagaglio importante di esperienze psichiche ed emozionali che ne determinano la sua storia e la postura è organizzata ad immagine e somiglianza rispetto ad essa. Nella postura troviamo scritta la storia vissuta dal paziente. Il corpo si organizza nello spazio attraverso strategie compensative antalgiche rispetto ai traumi passati, meccanici ed emotivi, che hanno creato una situazione di disagio o dolore e l’indagine cronologica degli eventi traumatici del paziente avrà primaria importanza. Successivamente sarà fondamentale mettere in relazione i dati raccolti dal paziente e l’atteggiamento posturale osservato. Spesso sarà possibile risalire a un trauma vissuto dal paziente attraverso l’osservazione della postura, dimostrando ancora una volta come siano estremamente collegati tra loro i due aspetti.
Il terapista ha la possibilità e la responsabilità di condurre il paziente in un percorso terapeutico importante, in cui storia e postura del soggetto hanno un legame inscindibile. La postura si organizzerà in relazione al vissuto del paziente e con uno scopo preciso in previsione di situazioni future e il terapista dovrà valutare entrambi gli aspetti, scoprire e resettare il meccanismo di causa-effetto che ha portato all’alterazione posturale specifica.
A cura di: ANDREA BUSSANDRI – Fisioterapista con formazione in Terapia manuale osteopatica c/o IITM (Istituto Italiano Terapia Manuale), Milano.